Da quando ho iniziato a dedicarmi allo studio di materie scientifiche non faccio altro che constatare quanto in giro ci sia diffidenza verso la scienza, i risultati scientifici, la tecnologia. Fondamentalmente è da una parte la paura verso ciò che non si conosce, dall'altra si vorrebbero soluzioni indolori a problemi quali le malattie, l'inquinamento, e quant'altro. Peccato che nessuna soluzione è senza rischi, si tratta solo di minimizzare questi rischi rispetto ai benefici che se ne traggono. Purtroppo a molte persone questa dura realtà non piace e si preferisce credere a chi promette soluzioni miracolose piuttosto che a chi ci dice le cose come stanno, o a teorie su presunti complotti molto spesso propagandate da personaggi famosi o trasmissioni televisive. Da quando sono genitore, ho constatato quanto questo fenomeno assuma connotati preoccupanti quando si tratta delle scelte che facciamo per i nostri figli. Ecco quindi genitori che curano i proprio figli 'solo con l'omeopatia' e sono contrari agli antibiotici (poi ti chiedi perchè all'asilo le infezioni batteriche si sprecano), e li imbottiscono di palline di zucchero (pagate però chissà quanto) al minimo colpo di tosse quando magari basterebbe lasciarli in pace e aspettare la tosse vada via da sè perchè 'tanto non fanno male' (in realtà, non fanno proprio niente). Se provi a spiegare che non c'è prova scientifica, e che gli effetti positivi che qualcuno ha osservato sono dovuti all'effetto placebo ti dicono che sono punti di vista, e non c'è verso di spiegargli che non c'è il punto di vista della scienza e quello dell'omeopatia... quello che si può dimostrare scientificamente esiste, tutto il resto sono chiacchiere. Comunque, la cosa che mi ha maggiormente inorridita è stata scoprire, e davvero fino ad allora non lo credevo possibile, che ci sono genitori che non fanno vaccinare i propri figli. Io che ho sempre pensato che con le vaccinazioni è arrivata la civiltà, sono rimasta senza parole quando ho scoperto che esiste un movimento antivaccinazioni, e che quelli che ne fanno parte non sono poi neanche pochi. A questi genitori dico di farsi un viaggio in quei paesi in cui le vaccinazioni non sono disponibili a tutti, e di leggersi le statistiche sugli effetti collaterali dei vaccini che si fanno oggi, che sono sicurissimi, e confrontarle con le statistiche che riguardano i rischi legati alle malattie per cui è consigliata la vaccinazione. In più, vorrei far notare che una campagna vaccinale è tanto più efficace, quanti più soggetti si sottopongono. In pratica la vaccinazione è un dovere non nei confronti del proprio figlio, ma nei confronti di tutta la società.
Sapevo la storia di un certo Wakefield, che aveva pubblicato anni fa degli studi su possibili connessioni fra vaccino trivalente (rosolia, parotite e morbillo) e autismo, successivamente smentiti. Non conoscevo però tutti i dettagli della storia. L'ho letta questa mattina in questo interessante articolo di Query. In pratica nel 1998 il medico britannico Andrew Wakefield pubblicò sulla rivista Lancet questo studio, che oggi si sa essere stata una frode. Altri scienziati provarono a replicare i risultati dello studio pubblicato su Lancet: non solo non vi riuscirono, ma non sembrava esserci proprio nessun legame tra vaccini e autismo. La rivista Lancet ritirò lo studio e Wakefield fu indagato dalla giustizia britannica per frode sanitaria. Nel maggio 2010 fu espulso dall’ordine dei medici britannico. Dalle indagini emerse subito che la ricerca di Wakefield era stata finanziata da un avvocato che voleva intentare causa alle aziende produttrici di vaccini, in modo da ottenere un risarcimento miliardario. In più Wakefield aveva anche brevettato un sistema per la produzione dei tre vaccini separati, e che il suo consiglio di non ricorrere al vaccino trivalente non era del tutto disinteressato.
Infine, copio-incollo le ultime righe dell'articolo:
